Le Relazioni

Oscillazioni del dolore

Elena ha perso una persona cara da qualche mese.

Non era un famigliare e neanche un amico. Era un signore che incontrava tra le vie del suo paese, era un vecchio amico di famiglia, una persona che aveva sempre una parola gentile per lei. Le volte che si fermavano un pochino di più a parlare vicino al solito parco dove lui andava con il suo cane, era un tempo piacevole, interessante ed affettuoso. Cosi Elena mi descrive i loro sporadici incontri.

Poi, a luglio. lui è venuto a mancare. Lei dispiaciuta, quando viene a sapere del lutto, piange. Passano giorni, settimane, e ora mesi.

Si ritrova ad una festa da amici, sta bene, sorride e scherza, ma poi sente il bisogno di appartarsi. Si sente malinconica e triste, pensa a quel signore, trattiene le lacrime ma i suoi occhi si fanno rossi e umidi.

In studio mi dice: “Mila non è normale! Stavo bene e ad un tratto mi sono sentita rapire dalla malinconia e ho avuto il bisogno di stare sola e pensare a quel caro signore. Ma cosa mi succede?!”

Forse anche a noi è capitato di subire un cambio di umore inaspettato. Quella cosa che non si decide ma che arriva. Si associa ad un dolore passato, e tuttavia in qualche modo ancora presente.

Sì Elena, è normale. Il dolore, di qualunque natura sia, non viene “digerito” in linea retta, subisce delle oscillazioni. Sono onde emotive – non sono decise razionalmente – si subiscono perchè arrivano da zone più intime e profonde rispetto la nostra volontà. Proprio per questo vanno rispettate.

Questo viene definito anche Processo Non Lineare di Guarigione: La guarigione emotiva è spesso un processo non lineare. Può includere progressi e regressi. Si passa attraverso diverse fasi.

La nostra vita oscilla, tentenna e a volte vacilla… ma intanto cresce e si evolve. Questo è un processo decisamente normale.

M