Roberta ha 57 anni. Da circa 30 anni è sposata e oggi mi dice che è molto stanca di suo marito. Non lo sopporta più. “MI da fastidio da circa un anno, da quando è andato in pensione e sta sempre a casa. O quasi sempre.” Naturalmente prima lavorando entrambi, la vita passava diversamente tra impegni di varia natura e il tempo insieme nel quotidiano era comunque limitato.
Poi Roberta mi fa un elenco di cose che secondo lei suo marito dovrebbe fare: bici, amici, hobby etc.
E’ molto infastidita del fatto che lui non prenda in mano la sua vita… come l’intende lei.
Molte coppie si trovano a doversi RI-CONOSCERE al momento della pensione.
E’ un cambiamento importante che ha bisogno di un pochino di tempo per prendere la sua nuova forma.
A volte però, così come sta capitando a Roberta, ci si concentra molto sull’altro. Tuttavia se l’insoddisfazione e l’irrequietezza ci crea un disagio importante, forse non stiamo guardando dalla parte più vicina al disagio, cioè noi.
Le prime domande da farsi in questi casi sono: IO come posso essere trovare serenità nella mia giornata? IO quale hobby potrei coltivare per sentirmi appagata? IO che amici posso contattare per svagarmi da casa e dalla routine noiosa?
A volte gli altri ci fanno da specchio riguardo dinamiche difficili da accettare in noi.
Non è semplice, nulla lo è, ad ogni modo iniziare a dirigere l’attenzione su se stessi, è la prima cura per le relazioni che stanno attraversando un momento difficile.
Se impariamo a trovare i nostri nuovi ritmi in pensione, e a “nutrirci” con essi, difficilmente i ritmi dell’altro potranno produrre grande disagio.
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