“Mi sento avvolta dall’oscurità, sento di non avere interesse per niente e nessuno” così Marica inizia il nostro dialogo. Sento la sua voce provata, stanca. Mi dice che ha fatto di tutto – cucinato, pulito, letto libri – per scacciare la malinconia profonda che si sente addosso, ma niente, lei ritorna più cupa di prima.
Può capitare a tutti noi di sentirci “non-centrati” a momenti. Chi ha una famiglia numerosa, chi lavora, chi deve prendere particolari decisioni di lavoro.
E’ uno stato in cui siamo immersi tutti, nessuno escluso. Certo, qualcuno reagisce in modo diverso da qualcun altro ma non sottovalutiamo che questa “ondata di timore” dovuta anche al post pandemia e ad allarmismi di varia natura, su salute, lavoro, futuro, relazioni…ha una portata collettiva.
Questo è un primo punto da osservare per iniziare a considerare le nostre sensazioni… non semplicemente nostre, ma all’interno di disagio di ampia portata.
MUSTARD è il primo fiore di Bach che consiglio a Marica per questo suo stato di tristezza che la invade. Mustard aiuta ad accettare che alcuni momenti come sono arrivati se ne andranno, porta pace interiore a dispetto dei momenti di crisi.
WALNUT è il secondo fiore di Bach per Marica. Protegge nei momenti di cambiamento, quando la volontà è debole e prendere decisioni sul cosa fare diventa troppo pesante. Walnut dona apertura mentale e disponibilità ai cambiamenti. E’il fiore che ripara e preserva quando le cose sono diverse da prima.
Un mix di questi due fiori (erboristeria o farmacia) può aiutare a dire “Addio malinconia”.
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