Il Corpo

Piangere è liberare

Mila non voglio piangere.

E perchè mai?

Altrimenti vuol dire che soffro.

Ma tu soffri?

Sì e fa male, tanto male.

 

Se rimaniamo bloccati, congelati senza esprimere le nostre emozioni… il nostro dolore diventa una tossina che ammala corpo e mente. Qualsiasi veleno va sputato, qualunque cosa ci bruci dentro ha bisogno di sfogo.

Le lacrime sono una sorta di liquido sacro col potere di sciogliere ciò che ci affligge. Il dolore fa spesso paura e vorremmo soffocarlo, vorremmo anestetizzarlo… ma tutti noi sappiamo bene che lui – il dolore – trova sempre un modo per chiederci attenzione.

 

Dunque le nostre lacrime, piangere ha molte funzioni sane:

1- può evitare che trattenendo l’emozione, la sofferenza si trasformi in un sintomo fisico importante

2- è un vero e proprio meccanismo psicologico di rilascio

3- aiuta il processo di elaborazione dell’esperienza dolorosa

4- è un mezzo per comunicare agli altri la necessità di un pò di sostegno

5- ci insegna l’onestà verso ciò che proviamo, diventiamo autentici

 

Nella nostra cultura, spesso si incoraggia a “tenere duro” o a sopprimere il pianto per non apparire vulnerabili. Tuttavia, da una prospettiva psicologica, permettersi di piangere può essere una delle azioni più sane che possiamo compiere di fronte al dolore. Accogliere le lacrime come parte del nostro processo di guarigione non solo ci aiuta individualmente, ma può anche servire a creare una società più compassionevole e empatica, dove il dolore è riconosciuto e onorato come parte integrante dell’esperienza umana. Pensiamoci 🙂

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