Interviste

Quando il corpo parla

Eccoci alla prima uscita di INTERVISTE PSICOSOMATICHE !
Inizieremo un viaggio alla scoperta dell’importanza di relazione tra CORPO e MENTE attraverso lo sguardo di medici e altre figure professionali, con pensieri, esperienze cliniche e aneddoti.
Oggi ho il piacere di intervistare il Dott. Antonio Iavernaro.
1- Buongiorno dottor Iavernaro, lei è cardiologo quindi parliamo di cuore, in base alla sua esperienza in ambito clinico, quanto pensa sia importante il ruolo della psiche nell’insorgenza di un disturbo cardiaco ?
– E’ fondamentale l’approccio mentale non solo nell’insorgenza del disturbo, ma anche durante il percorso terapeutico e la guarigione. Io capisco subito se un paziente ha LA VOGLIA DI VIVERE, questa aiuta in modo davvero importante anche la qualità di risposta alla terapia medica. Per voglia di vivere intendo tutta quella sfera di motivazioni emotive, famigliari, sociali, che sono fondamentali alla guarigione del paziente.
2- E’ molto frequente nella sua professione medica riscontrare disturbi prevalentemente di origine psicosomatica?
– Certo, ti do anche una percentuale Mila, il 75% dei miei pazienti hanno disturbi di origine psicosomatica.
3- Lei assiste persone con alterazioni cardiache importanti. Condivide con noi la storia di un suo paziente, in cui lei ha riscontrato, come evidente fattore scatenante del disturbo fisico, la vita privata del paziente stesso in quel momento?
– Avrei più di un esempio. Oggi ti parlo della Sindrome di Tako-Tsubo: si presenta come un infarto, le caratteristiche sono davvero molto simili. Ma… le arterie sono sane. E’ tutto sano. Si presenta dopo un grande stress – un furto, un lutto. un emozione intensa negativa – attivando una tempesta di adrenalina che determina la chiusura dei vasi. Questa è chiaramente una reazione coronarica ad uno stress emotivo. Non è un infarto ma ne ha tutte le caratteristiche. Per la mia esperienza clinica, posso anche dirti che le pazienti più colpite sono donne sane e giovani senza alcuna lesione coronarica.
4- Sono riconoscibili per lei alcune informazioni-chiave che il paziente le fornisce – una frase, un sintomo – in base alle quali intuisce che il disturbo sia di origine psicosomatica?
– Una dialogo che mi viene subito in mente Mila è quando un paziente mi dice che gli manca sempre il respiro e mi parla di se sospirando (dispnea sospirosa) per poi confidarmi, durante la visita, i suoi problemi relazionali o economici o sociali. Ciò mi conferma la motivazione che innesca il sintomo e quindi penso ad una genesi psicosomatica.
5- Quanto è importante per il paziente, oltre il supporto medico farmacologico, un supporto di aiuto sulla sfera emotiva?
– Lo credo fondamentale. Un tale supporto è importante, che la malattia sia effettiva o meno. Attraverso un lavoro emotivo di accettazione dello stato di malattia o di fronte ad un evidenza dell’assenza della stessa, in ogni caso risulta d’aiuto parlarne.
Grazie dott. Iavernaro di aver condiviso con noi le sue esperienze.
Mila Bezzon – Counselor Naturopata