Ogni individuo si comporta come se avesse bisogno di una certa dose quotidiana di PIACERE – 100 per semplificare – per sentirsi appagato e in pace con se stesso. Le fonti naturalmente possono essere diverse.
Se pensiamo al soddisfacimento dell’appetito, possiamo essere “qualitativi” o del sommelier, oppure “quantitativi”.
In quest’ultimo caso, se si mangia velocemente, l’ipotalamo (strumento preciso ma lento) ci invia il segnale di sazietà quando i valori nutrizionali sono stati superati abbondantemente. Si avvertirà poi pienezza eccessiva e nausea.
Purtroppo quando l’apporto da diverse forme di piacere risulta scarso, si cerca di colmare il vuoto ricorrendo al piacere quantitativo del cibo.
Per evitare di raggiungere IL PIACERE 100 attraverso un’eccessiva quantità di cibo è opportuno:
1 – individuare le proprie vere necessità e soddisfarle direttamente
2 – cercare di incrementare quei piaceri che possono incidere positivamente sulla salute; diversificando per rendere la cosa mai noiosa
3 – aumentare il piacere qualitativo del cibo
Impatiens – è il fiore di Bach che aiuta ad allentare la fame nervosa